martedì 12 agosto 2014

I mercoledi del CAI 2014


sabato 9 agosto 2014

F.LLA DEL GHIACCIAIO SULL'ANTEALO (2585 m.) E MONTE SORAPIS (3205 m.)

Sabato 2 agosto e domenica 3 agosto, undici soci CAI hanno sfidato le avverse condizioni meteo del fine settimana, salendo alla forcella del Ghiacciaio sull'Antelao partendo da Praciadelan in Val d'Oten. Per poi scendere lungo la ferrata che lambisce il ghiacciaio Alto e Basso dell'Antelao e rientrare al rifugio Galassi, imbattendosi in bizzarri rovesci d'acqua ghiacciata, circondati da nebbie insistenti. 


Dal rifugio Galassi trasferimento al rifugio San Marco in compagnia di un altro acquazzone, compensato però, a oramai tarda sera, da un'apertura sul Monte Pelmo e Croda da Lago, attorniati da una soffusa luce di tramonto. Ed ecco d'incanto comparire davanti a noi la struttura del rifugio, luogo atteso per un riparo, un pasto caldo e una cuccetta dove stendersi per recuperare un pò di energie, per la giornata che ci attenderà domani.
Un temporale notturno interrompe il nostro sonno, ma la luce della prima ora mattutina e dei timidi raggi di sole irradiano le cime dell'Antelao, del Pelmo ed altre in lontananza ci rincuorano per portare a compimento il programma prefissato: salita al Monte Sorapis (m. 3205). Si parte decisi, sotto il carico opprimente dei nostri zaini e senza soste intermedie approdiamo al bivacco Slapater a quota 2600 m.; alla base del cadin di Fond di Rusecco alleggeriamo gli zaini dai materiali ed effetti personali inutili, li recupereremo al ritorno. Si riparte in direzione dell'attacco alla via comune per la Cima del Sorapis, superando da subito un lungo nevaio e un ghiaione. All'attacco roccioso della via si sale lungo cenge in parte ghiaiose, si supera un canale roccioso con un passaggio di A 3°+, incontriamo altri nevai più esposti da superare con l'ausilio della corda fissa ed eccoci all'agognata cima. Il tempo è dalla nostra, c'è uno squarcio di cielo azzurro sopra di noi e il sole ci riscalda. Facciamo delle foto di rito, poniamo la firma sul libro di vetta, siamo i primi nell'anno 2014 a raggiungere questa cima!!
Ora bisogna tornare, in quanto le previsioni meteo prevedono temporali nel pomeriggio e con la dovuta attenzione scendiamo alla base dello zoccolo roccioso superando un terreno molto delicato e insidioso, e poi giù per il ghiaione e nevaio a recuperare il materiale lasciato sotto un masso; una breve pausa e giù  ad imboccare la Valle di San Vito per giungere al suo termine alle h. 18,30 a Palù San Marco in Val d'Ansiei, stanchi ma soddisfatti dell'itinerario e della meta raggiunta.