lunedì 3 ottobre 2011

Attività escursionistica 2011

Le escursioni sono state attuate come da programma ad eccezione delle uscite del 24 luglio e 7 agosto, annullate per avverse condizioni meteorologiche.

12 giugno, escursione naturalistica geologica in Val Visdende lungo la Val di Londo e sulla cresta S/E del Palombino, sotto una pioggerelina insistente con rientro all’agriturismo malga Dignas per il pranzo conviviale di apertura della stagione estiva………, hanno partecipato una ventina di soci.

19 giugno, Costa della Spina – Alta Val Padola. Dopo una nottata di pioggia battente la mattinata si presenta incerta, infatti all’appuntamento ci troviamo in due, io e Michele, decidiamo ugualmente di intraprendere l’escursione e durante il tragitto ne approfittiamo a programmare le serate culturali. Gli scenari mutevoli dalla Spina sono bellissimi e li immortaliamo con le nostre camere digitali. La natura ci regala degli scorci deliziosi, macchie di rododendri color rosa intenso tra il verde della prateria, specchi d’acqua verde smeraldo, ben sette lungo la cresta………







26 giugno, Monte Pietra Bianca – Val Visdende. Sette sono le unità che partecipano all’escursione. La giornata si presenta parzialmente soleggiata, sarebbe la prima della stagione estiva……… A col della Varda si alza una coppia di aquile volteggiando per qualche minuto sopra le nostre teste. In cresta lo scenario è bellissimo, se pur con assembramento di nubi in quota; raggiungiamo la sommità del Monte Pietra Bianca faticosamente, il dislivello è notevole dal fondo valle, poi si scende lungo il nuovo sentiero (174) verso la Valle dell’Oregone.





9-10 luglio, Monte Coglians – Alpi Carniche, per la ferrata austriaca. E’ il più bello e soleggiato weekend dell’estate, alla partenza dal rif. Tolazzi siamo in dodici, risaliamo il sentiero che porta al rif. Lambertenghi sotto il peso gravoso dello zaino grondando sudore per il caldo afoso pomeridiano. Al rifugio ci dissetiamo con una birra fresca, così pure al rifugio austriaco Pichl, durante una piacevole passeggiata circoscrivendo il laghetto di Volaia, catturando delle foto bellissime sul calar del sole. L’indomani ci attende la salita lungo la via ferrata alquanto impegnativa, lungo i suoi 550 m. di dislivello per raggiungere la cima del Coglians. Infatti sulla cima siamo tutti felici ma provati dalla faticosa arrampicata. La discesa non è da meno, lungo il canalone sommitale, finchè non si riprende un comodo sentiero che porta da prima al rif. Marinelli e poi al rif. Tolazzi. Tommasina e Wilma ci hanno raggiunto al rifugio nel primo mattino del giorno 10, aggregandosi alla resto del gruppo; toste le nostre donne!! Una parentesi sulla nottata al rifugio è d'obbligo: un numero limitato di soci, per la precisione tre, hanno trovato modo di trascorrere il sabato notte tra una birra e l'altra al rifugio austriaco e, costretti all'adiacio, perchè non trovavano la porta di servizio per entrare nel nostro rifugio, alle tre del mattino l'avventura si è conclusa.......




14 agosto, Terza Media – Gruppo delle Terze. E’ una cima della nostra vallata, non facile da raggiungere, per passaggi delicati su roccia e la cresta terminale alquanto sottile. Siamo in otto persone e di buona lena raggiungiamo il passo della Digola. All’inizio sono le donne che danno il ritmo; dopo il terreno è più impervio e faticoso per le pendenze da superare e si sale più lentamente. Superiamo la parte alpinistica senza alcun intoppo e felicemente raggiungiamo la cima. Il Comelico è ai nostri piedi, la visione a 360° è superba; si ritorna e, per dare più vigore all’uscita, si decide di rientrare con giro circolare attraverso il bivacco Marta e giù al rif. Volontari Alpini, tragitto se pur faticoso, ha riempito di gioia il cuore di alcune componenti del gruppetto.




26-27 agosto, Strada degli Alpini con il CAI di Verbania. Il giorno 26 gli amici di Verbania, ben 39 elementi, dalla Val Fiscalina salgono al rif. Comici per il pernottamento con il nostro accompagnatore Corrado. L’indomani fin dal primo mattino i primi temporali si abbattono sulle Dolomiti di Sesto e Comelico, non permettendo l’escursione. Si rientra in Val Comelico, riscendendo a valle, tra un temporale e l’altro senza evitare la grandine e il gruppo sale al rif. Berti, confidando nelle condizioni meteo del giorno successivo. Le previsioni di bel tempo si avverano, Corrado si fa carico di accompagnare il gruppo numeroso prima verso l’ex rif. Sala e poi lungo i sentieri 152 e 153, superando tutta una serie di forcellette e cadini che attraversano longitudinalmente tutto il gruppo del Popera, da Nord a Sud, fino a toccare la Rocca da Campo (Tre Picchi), Col dlà Tenda e scendere sull’abitato di Padola, restando meravigliati per gli scorci panoramici che si prospettano al superamento di ogni forcella. Hanno lasciato il Comelico con nostalgia, con la promessa di farvi ritorno al più presto e poter portare a compimento la Strada degli Alpini, negatagli dal maltempo.



4 settembre, Monte Pupera di Valgrande – gruppo Brentoni. Le previsioni meteo non sono delle migliori ma i due accompagnatori vogliono fronteggiare la cattiva sorte trovandoci all’appuntamento alle h. 7,00 del mattino e guarda caso il tempo tiene!! In sette elementi ci incamminiamo lungo la Val Pupera, si sale decisi. E’ un gruppetto che non tentenna anche di fronte alle prime asperità alpinistiche, superate tranquillamente mettendo in atto i mezzi d’assicurazione predisposti da Ivo. Dopo cinque ore tocchiamo la cima Ovest, tutto intorno le cime sono avvolte da nuvoloni ad esclusione della nostra; facciamo le foto di rito e subito diamo corso al rientro prima dell’arrivo della pioggia che avrebbe procurato seri problemi visto l’ambiente che dovevamo ripercorrere con calate su corde fisse da predisporre. Arrivati sul prato sottostante le crode e i canaloni ghiaiosi, ci fermiamo per un meritato riposo ed uno spuntino. Il bivacco Ursella-Zandonella è sotto di noi, più spostato sulla sinistra rispetto alla nostra linea di rientro, ottimo ricovero in caso di imminente temporale violento, rosso fiammante tra il verde cupo dei mughi, rinnovato nel colore di recente da un socio volontario. Grazie Emilio, anche da parte di Italo Zandonella Callegher. In prossimità del bivio di casera Federa Mauria ci sorprende la pioggia, ma ormai abbiamo lasciato alle nostre spalle le difficoltà alpinistiche.






17-18 settembre, Creta Grauziaria e Monte Sernio – Alpi Carniche. Una sparuta rappresentanza sezionale va all’appuntamento con gli amici di Buia, io ed Ivo. Le previsioni meteo non sono buone per la giornata di domenica, ma confidiamo come sempre nella buona sorte. Il sabato lasciamo l’auto in località Case Stallon del Nanghet a quota 740 m. circa e ci incamminiamo verso il rif. Grauzaria (m. 1250) con Aldo, Romano e Fabbrizio, superiamo il rifugio e saliamo un canalone fino al Portonat (m. 1860), valico tra il versante Nord e Sud della Creta Grauzaria. Ci attende un bella arrampicata e traversi su cenge fino alla cima (m. 2065); si ritorna al rifugio per il pernottamento e ci guardiamo attorno le varie vie di arrampicata che offre la Creta, in particolare il roccione della Sfinge. Nel tardo pomeriggio ci raggiungono altri tre amici di Buia con i quali ci apprestiamo a cenare. La cena è una cosa gradevole, la cuoca ci ha preparato un piatto originale, la gestione del rifugio è molto ospitale. Domenica ci raggiungono altri soci della Sezione di Gemona del Friuli per salire sul monte Sernio. L’alba è favorevole e alle h. 8,00 ci incamminiamo lungo l’itinerario programmato, ma dopo un’ora e trenta di cammino inizia a piovere, si decide di rientrare anche perché il cielo si sta facendo sempre più cupo e tuona. Al parcheggio ci congediamo dagli amici di Buia e Gemona con il solito commiato a base di vino e formaggio e con l’impegno che l’anno prossimo verranno in terra comeliana per un’escursione, questo scambio si sta verificando da ben 33 anni.



28-29 e 30 agosto, Monte Rosa. Il CAI di Lorenzago ha organizzato l'uscita con le guide di Auronzo di Cadore (Tre Cime); della nostra Sezione si è aggregato un componente. Il giorno 28 partenza di primo mattino per Alagna Valsesia. Nel pomeriggio raggiungiamo con gli impianti quota 2050 m. e da lì a piedi al rif. Guglielmina (2880 m.) per il primo pernottamento. Il 29 salita al rif. Mantova (m. 3450) e primo contatto con il ghiacciaio e i suoi crepacci; facciamo attività di prevenzione con l'uso dei ramponi e piccozza ed, eventuale recupero del caduto nel crepaccio, mettendo in essere le tecniche di recupero e l'uso dei nodi di progressione in cordata su ghiacciaio. Si sale fino a quota 4000 m. circa, facendo un buon acclimatamento per la salita di domani. Il 30 si parte per la Punta Gnifetti (m. 4554) alle h. 5,00 del mattino, l'aria e pungente, al rifugio di partenza la colonnina di mercurio segna +4° C., a quota 4000 m. circa indossiamo guanti, berretto e quanto abbiamo nel sacco per ripararci dal freddo, il primo sole lo troviamo sul Colle Gnifetti a quota 4454 m., tra la Punta Zumstein e Punta Gnifetti, ma il vento aumenta la senzazione di freddo. A Punta Gnifetti ci ricoveriamo all'interno del rif. Margherita, in attesa che tutti i nostri compagni raggiungano la meta. Lo scenario è meraviglioso ed imponente, a 360°, le foto lo dimostrano. Si sale anche la punta Zumstein (m. 4563), ci sovrasta soltanto la Punta Dufour e la Norden e poi giù fino ad Alagna per il rientro in Cadore.